LA PROTEINA SPIKE, TOSSINA ESTREMAMENTE PERICOLOSA
Il gruppo medico-scientifico dell’ associazione civica Federazione Rinascimento Italia (FRI) scoprì per primo nel 2020 i rischi per la salute umana derivanti dalla proteina spike, una pericolosa tossina che si diffonde nel corpo a seguito dell’infezione da Sars-Cov-2 e della vaccinazione COVID. Nel 2021, una ricercatrice senior del MIT di Boston giunge alle stesse conclusioni e dettaglio` i principali meccanismi dei danni da spike.
Nel 2022, diversi medici e scienziati da tutto il mondo hanno confermato il ruolo della proteina spike nei danni, anche letali, alla salute umana. Dal Dr. Mantovani (spike e sistema immunitario), a medici tedeschi che hanno rilevato per primi la proteina spike vaccinale in persone decedute dopo l’inoculazione.
Un eccellente articolo di gennaio 2022, qui tradotto in italiano, spiega
Giungendo alle stesse conclusioni, che … per la COVID-19 sono possibili la prevenzione e il trattamento precoce. Una volta effettuata l’iniezione, invece, non c’è modo di controllare la proteina spike.
(video in inglese, sottotitoli in tedesco)
Medici da tutto il mondo si stanno rendendo conto dei danni provocati dalla tossina spike (da malattia o da vaccino).
Il dr. Cole è un patologo americano certificato, con un dottorato di ricerca in biologia cellulare e molecolare.
“Le proteine spike rimangono nel corpo, si attaccano ai punti deboli del tessuto e catalizzano la mutazione del tessuto in tessuto neoplastico, ovvero cancerogeno.”
PROTEINA SPIKE E DANNI DA LONG COVID
Prove crescenti paiono indicare che molti pazienti sviluppano una condizione cronica caratterizzata da affaticamento e sintomi neuropsichiatrici, denominata long-COVID. Anche la maggior parte dei vaccini prodotti finora per la COVID-19 fanno produrre dalle cellule umane la proteina spike.
In questo articolo scientifico si descrive un’infiammazione perivascolare nel cervello di pazienti deceduti con Covid-19, mentre altri hanno mostrato che la proteina spike potrebbe danneggiare l’endotelio, con conseguente infiammazione perivascolare. Inoltre, la proteina spike sembra condividere epitopi antigenici con chaperon molecolari umani con conseguente autoimmunità e può attivare i recettori toll-like (TLR), portando al rilascio di citochine infiammatorie. Inoltre, alcuni anticorpi prodotti contro la proteina spike (sia per via della malattia che delle vaccinazioni) sono non neutralizzanti. Di conseguenza, ci si chiede se la proteina spike che entra nel cervello o viene espressa dalle cellule cerebrali potrebbe attivare la microglia, da sola o insieme alle citochine infiammatorie, portando alla neuro-infiammazione e contribuendo alla long-COVID. Quindi, c’è urgente bisogno di capire meglio gli effetti neurotossici della proteina spike e di considerare possibili interventi per mitigare gli effetti dannosi al cervello.
Questa proteina (spike) è sgradevole – a volte viene definita una “proteina patogena” – ed è riconosciuta come la causa di molte delle terribili patologie associate alla malattia COVID-19. Logicamente inattiveresti o almeno proveresti ad attenuare questa brutta proteina spike e svilupperesti un vaccino attorno al virus attenuato. Ma non è quello che è stato fatto. Questi “vaccini” non contengono affatto il virus incriminato, ma piuttosto la sequenza genica che provoca la produzione della brutta proteina spike nel corpo…. la produzione proteica della spike nelle persone vaccinate è superiore a quella dei pazienti gravemente malati di Covid-19.(Fonte)
Un recente studio pare confermare che la spike vaccinale rimanga per molti mesi nel corpo, avendo così il tempo per causare diversi danni. Qui solo uno dei tanti esempi.
Il progetto in Partnership Civico-Privata (PCP) ZeroSpike si è posto l’obiettivo di contribuire nello studio, ricerca e comprensione dei rischi per la salute derivanti dalla proteina spike e ad ipotizzare metodologie per aiutare a prevenire e ridurre il livello di intossicazione da spike derivante da Covid, long Covid e vaccinazioni Covid.
Abbiamo quindi chiesto a medici e scienziati che collaborano con la nostra associazione civica, di studiare il problema ed identificare delle possibili soluzioni, che ad oggi sono state valutate solo in-vitro come ipotesi di lavoro (il principio attivo della NAC Aumentata) messa a disposizione della comunità medica.
Lo sapevi? La NAC è una molecola straordinaria, utilizzabile per migliorare la salute in molti ambiti. Abbiamo recuperato in rete un ottimo libro sulle sorprendenti proprietà della
N-Acetilcisteina.
RECENTE LETTERATURA SCIENTIFICA SUI BENEFICI E MECCANISMI D’AZIONE DELLA N-ACETILCISTEINA NEL TRATTAMENTO DELLA COVID-19 E DELLA TOSSINA PROTEINA SPIKE
In test di laboratorio, la NAC standard ha dimostrato bassi livelli di denaturazione della proteina spike, non sufficienti per un solido processo di detossificazione. Abbiamo quindi chiesto ad un team di esperti di tecnologia, medici, scienziati, inventori, di identificare e sviluppare metodologie ed applicazioni innovative per il “potenziamento” della NAC, al fine di migliorarne le proprieta´ antiossidanti attraverso l’ottimizzazione dell’espressione elettromagnetica della stessa molecola. E` stato quindi possibile dimostrare in-vitro alterazioni conformazionali della spike, aumentando la denaturazione della proteina fino a quasi il 100% entro 24 ore. Qui i risultati di laboratorio.
Da oltre un anno abbiamo suggerito l’innovativa metodologia e l’utilizzo del principio attivo NAC Aumentata ad alcuni medici selezionati in Italia e all’estero. Tutti hanno riportato significativi miglioramenti delle condizioni di salute di pazienti con danni e reazioni avverse indotte dalle proteine spike (sia da covid/long covid che da vaccinazione).
L’aspetto sorprendente è che non è stato sviluppato alcun nuovo farmaco o dispositivo medico. Il progetto ZeroSpike ha messo insieme uno straordinario gruppo di scienziati, inventori, medici ed imprenditori italiani che hanno applicato conoscenze scientifiche e metodologie d’avanguardia ad un integratore alimentare noto, la N-Acetilcisteina, potenziandone – come dimostrato in vitro – le proprieta` antiossidanti e la capacita` di denaturazione della tossica proteina spike.
N.B. L’Associazione Civica FRI ed il team progettuale ZeroSpike non offrono alcun consiglio, servizio o prodotto medico. FRI è dedicata ad aiutare gli associati e l’umanità a proteggere libertà, diritti fondamentali, salute e benessere. Per questo mettiamo in contatto le persone con medici, scienziati, avvocati e molti altri professionisti che dedicano parte del loro tempo agli obiettivi comuni. I frutti delle ricerche che finanziamo e le conoscenze che sviluppiamo sono messe a disposizione gratuitamente ed all’interno di progetti in Partnership Civico-Privata (PCP), per il bene collettivo. È necessario che le persone affette da covid, long covid, danni da vaccino, si rivolgano sempre al loro medico di fiducia.
La NAC Aumentata è l’innovativo integratore alimentare composto di N-Acetilcisteina (NAC) ad alto grado di purezza, trattata in fase di produzione al fine di ottimizzarne l’espressione elettromagnetica potenziandone le capacità riducenti (antiossidanti) e di denaturazione della proteina spike (risultati in-vitro).
Il principio attivo della NAC Aumentata è frutto della Partnership Civico-Privata (PCP) iniziata con il progetto ZeroSpike.